Descrizione
Percorrere le rotte dal Mediterraneo all’Estremo Oriente seguendo i ceci sembra una delle stravaganti avventure che si possono vivere leggendo una fiaba.
Ed è la sensazione che si prova leggendo questo libro che, se non manca di riferimenti all’universo del fantastico, è il frutto di ricerche storiche dedicate a quel Cicer arietinum che comunemente viene considerato il più umile dei legumi.
Attraverso i nomi che esso prende nel tempo da un paese all’altro o da una regione all’altra, attraverso i dati sulla sua diffusione e sul consumo, attraverso aneddoti, storie, leggende, Farouk Mardam Bey e Robert Bistolfi tracciano, con erudizione pari all’ironia, le tappe di un viaggio discreto eppure straordinario. Un viaggio in cui la passione gastronomica s’intreccia alla storia, alle tradizioni popolari, alle letterature classiche dal Mediterraneo all’India.
Curioso e decisamente gustoso, il Trattato dei ceci è un libro che fa pensare alle cucine come a magiche biblioteche di Babele.
gli autori
Robert Bistolfi, studioso di economia e storia, è direttore onorario presso la Commissione europea e membro del comitato di redazione della rivista Confluences Méditerranée. Esperto di culture regionali e minoranze linguistiche, è autore di numerosi saggi e articoli, molti dei quali dedicati all’interculturalità e alle relazioni tra mondo arabo e paesi euromediterranei. Tra le sue opere: in collaborazione con F. Zabbal, Islams d’Europe. Intégration ou insertion communautaire? (Ed. de l’Aube 1995); Structure economique et independence monetaire: l’expe-rience monetaire de la Tunisie et ses enseignement (Cujas 1967); La blette et la betterave (Actes Sud 2000); in collaborazione con Henri Giordan, Les langues de la Méditerranée (L’Harmattan 2002).
Farouk Mardam-Bey, storico, scrittore ed editore, dirige la collana di storia e letteratura araba Sindbad della casa editrice Actes Sud. Direttore editoriale della Revue d’études palestiniennes e consigliere presso l’Institut du Monde Arabe di Parigi, è autore e coautore di diverse opere dedicate alla cultura, alla letteratura, alla storia contemporanea dei paesi arabi. Tra queste, insieme a Samir Kassir, Itinéraires de Paris à Jérusalem. La France et le conflit israélo-arabe (R.e.p. 1992-1993) e, con Elias Sanbar, Être arabe (Sindbad 2005). In Italia sono stati pubblicati La cucina di Ziryab (Ed. Lavoro 2000) e, Gerusalemme. Il sacro e il politico (Bollati Boringhieri 2002) di cui è curatore insieme con Elias Sanbar. Appassionato e cultore di gastronomia, ha fondato la collana di Actes Sud L’Orient gourmand.
la traduttrice
Caterina Pastura (1956) è redattrice editoriale, traduttrice dal francese e operatrice culturale specializzata in animazione e promozione del libro e della lettura. Per Mesogea ha tradotto opere di Jean Grenier, Mouloud Feraoun, Moncef Ghachem, Rabah Belamri, Jean Daniel ed Edmond Jabès; per Bompiani, I demoni di Albert Camus e, dello stesso autore, i testi inediti compresi in Estate e altri saggi solari.
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