Descrizione
Attraverso alcune pagine della Commedia di Dante, delle lettere e dei Discorsi di Machiavelli, dello Zibaldone di Leopardi e di un romanzo di Anna Maria Ortese, Attilio Scuderi disegna la trama di metamorfosi e rigenerazioni che connette questi ad altri autori, da Ovidio, a Kafka, da Shakespeare a Canetti. Benché sia dedicato «con umiltà a tutti e a tutte le docenti e i docenti, le studentesse e gli studenti, le lettrici e i lettori di letteratura italiana», questo non è un “libro di scuola”, ma un libro che fa scuola. Non costruisce canoni, ma dissemina tracce, immagini e pensieri, mette in ascolto di voci per vivere l’esperienza unica della letteratura. «Perché aprirsi alla conoscenza di tutte le letterature, le narrazioni e i miti che attraversano la storia dà alla nostra vita la forza insostituibile che proviene dall’amore per tutto ciò che è vivente».
Quando leggiamo Ovidio, o Kafka, o Dante che legge Ovidio e prepara Kafka, siamo esseri in trasformazione. Sperimentiamo il limite della vita e giochiamo a superarlo, cresciamo e impariamo in una metamorfosi continua.
La letteratura è ordine nel disordine, disordine nell’ordine.
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