Descrizione
Come già per il poema omerico più antico, Iliade, Daniele Ventre − traduttore e curatore di questa nuova versione dell’Odissea − restituisce al lettore contemporaneo l’‘ascolto’ dell’opera originale. Il ritmo stesso della tradizione epica, con la sua battuta cadenzata, da verso narrativo, scandisce i viaggi odissiaci fra il mondo umano e il mondo delle fiabe e dei mostri, scandisce il tempo dei ritorni degli eroi, intesse gli echi e le trame che fanno dell’Odissea l’ultimo poema epico dell’Oriente mediterraneo, la prima delle grandi narrazioni dell’Occidente.
Quando apparì mattutina l’Aurora che ha dita di rosa,
ecco che allora di nuovo ai compagni imposi e ordinai,
che s’imbarcassero tutti, sciogliessero i cavi di poppa.
E si imbarcarono svelti, s’assisero chini sui remi;
postisi in fila, coi remi battevano l’onda canuta.
Via navigammo di là, più oltre, angosciati nel cuore…
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