Descrizione
Una geografia di storie incastonate per strade, vicoli, ville liberty, superstiti o abbattute.
È lo spazio in cui c’incontrammo per la prima volta.
[…] Non t’abbandono.
Non ti comprendo.
Non approvo, eppure mi accovaccio al tuo fianco.
L’edicola – dicono i dizionari – è un «piccolo organismo architettonico» costruito per proteggere e custodire quanto lo abita, per rendergli omaggio. È la nicchia di un microcosmo, uno spazio che contiene la memoria di un affetto nell’intenzione sempre presente di un abbraccio.
In dodici edicole, che corrispondono ai capitoli di questo suo romanzo di città, Martino Lo Cascio percorre in parole e immagini lo spazio di quel quadrato che ha per vertici il porto, il carcere, la stazione Notarbartolo e piazza Lolli.
Cammina, ricorda, raccoglie reperti di storia, d’immaginario e dispiega un atlante di memorie personali e collettive che hanno negli anni Cinquanta il punto di origine di una narrazione al contempo intima e corale.
Personaggi noti (Giovanni Falcone, Danilo Dolci, Enzo Sellerio, Rosa Balistreri, Paolo Borsellino, Nino Vaccarella) e illustri sconosciuti prendono corpo in ogni edicola, si intersecano tra loro e con la vita stessa dell’autore come le vie che abitarono e percorsero, inconsapevoli custodi dell’anima del luogo.
Il senso di perdita generato dalla città contemporanea risuona nel quadrato magico con il coraggio del sentimento, e si traduce in urgenza di conoscere, custodire, interrogare. In gesto di amore.
Tutte le strade, comunque, portavano a Vaccarella.
Era l’idolo assoluto. Riusciva a galvanizzare tutte le classi sociali della città. Facevano a gara, manco fosse un quiz di Mike Bongiorno, per mostrare la chicca, l’aneddoto, l’incontro fortuito dove avevano potuto salutarlo, stringergli la mano, dargli una pacca sulle spalle, incitarlo sul percorso della Targa Florio.
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