Descrizione
L’erede del Beato è l’ultimo romanzo di Angelo Fiore; quello che, come ha scritto Geno Pampaloni, «ne segna la piena maturità». Nella annosa vicenda dei Bernava, chiamati a sostenere il peso di un lascito ambiguo (la pretesa eredità spirituale e materiale di un fantomatico Beato), Fiore adombra un destino comune: «Tutti gli uomini sono eredi», portatori, senza colpa o merito, di un compito che rimane inesplicabile; ma, insieme, in una lucida e struggente anamnesi, ripercorre le origini della sua vocazione di scrittore, della sola eredità che ha saputo assumere.
l'autore
Angelo Fiore (Palermo, 1908-1986), dopo una giovinezza spesa in letture vaste quanto disordinate, fu per vari anni (dal 1932 al 1943) impiegato del Genio Militare e di altri uffici pubblici palermitani. Dal 1945 al 1970 si dedicò all’insegnamento (si era laureato in Inglese nel 1942), a Bisacquino, Agrigento e infine nella sua città. Come scrittore esordì, allo scadere di un ventennio di assoluta clandestinità, con la raccolta di racconti Un caso di coscienza (Lerici, 1963), oggi compresa nel volume Un caso di coscienza e altri racconti (Mesogea, 2002). Seguirono, presso Vallecchi, quattro romanzi: Il supplente (1964); Il lavoratore (1967); L’incarico (1970); Domanda di prestito (1976). Nel 1989 ha visto la luce l’importante Diario d’un Vecchio (Tifeo). L’erede del Beato, il quinto romanzo di Fiore, viene riproposto nel catalogo di Mesogea dopo l’edizione pubblicata da Rusconi nel 1981.
Recensioni
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