Descrizione
Un giornalista spagnolo, discendente di Cervantes e soprannominato per il suo aspetto Don Chisciotte, sulle orme del proprio antenato, arriva ad Algeri nel 1995 e qui si rivolge al funzionario del Ministero della Cultura. Nelle avventure che li coinvolgeranno i due si misureranno con la dura realtà della città e intrecceranno i loro sogni con il mito e con la storia. Una vicenda avvincente raccontata con la poesia di chi ha nella penna e nel sangue l’amore per Algeri e un’ascendenza mora.
Povero mondo di ingiustizie che non scandalizzano più nessuno!
E povera te, signora selvaggia, guardiana di ombre, di leggende, donna dimenticata, foglia caduta da un cipresso divelto in un vuoto senza eco.
l'Autore
Waciny Larej è nato a Achacha nel 1954. Si laurea a Orano, in letteratura araba e continua poi gli studi a Damasco. Insegna letteratura araba ad Algeri e attualmente anche a Parigi. Fra i romanzi pubblicati in arabo: nel 1981 Waqai‘ min Awja’ rajul ghamara sawb al bahr (Cronache dei dolori di un uomo che si è avventurato verso il mare), nel 1982 Ma tabaqqa min sirat al-akhdar hamrush (Frammenti della biografia di al-Akhdar Hamrush), nel 1983 Nuwar al lawz (Fiori di mandorli), nel 1990 Damir al gha’ib. al-Mudun al-zarqa’ (In nome dell’assente. Le città azzurre), nel 1993 Faji‘at al-layla al-sabi‘a ba’da l-alf (Il dramma della mille e settima notte), nel 1995 Sayyidat al-maqam (La maestra dei luoghi) e nel 1998 Mirâtou al’ muyân. Azzarri’a al-murra (Lo specchio dei ciechi. Il grano amaro). In francese sono disponibili La gardienne des ombres e le ultime due opere citate. In italiano è tradotto nell’antologia Lingue di mare, lingue di terra, vol. 1 (Messina, Mesogea, 1999) un brano da Dhakirat al-Ma’ (La memoria dell’acqua), del 1997.
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