Descrizione
La dimensione profetica di Danilo Dolci (1924-1997) si coglie bene nel contesto storico odierno, in cui emergono potenziati gli effetti congiunti e perversi dello spreco, della violenza, della falsificazione sistematica. Attento al processo di evoluzione della vita nel cosmo e a quello della storia, di cui denunciava i misfatti, egli mirava a suscitare le capacità latenti di ciascuno, superando ogni barriera di classe, genere, età, etnia, cultura. Sperimentava che la comunicazione interpersonale, sostenuta dalla riflessione genuina sull’uomo e sul cosmo, alimenta la passione per il bene comune e aiuta a percepire la complessità e le risorse inesplorate del reale, in vista del futuro. Su questo si fondava la sua “scienza della speranza”.
La presente pubblicazione, attraverso alcune testimonianze, evidenzia come in Dolci le lotte per i diritti civili e l’impegno educativo si connettano intimamente con la sua rinnovata pratica della maieutica; e come il linguaggio poetico accresca la forza delle sue intuizioni.
gli autori
Francesco Cappello, Renato D’Amico, Amico Dolci, Daniela Dolci, Orazio Esterini, Rosa Grillo, Gregorio Monaco, Natale Musarra, Sebastiano Pennisi, Giorgio Pizziolo, Giovanni Vecchio, Sebastiano Vecchio.
i curatori
Rosa Grillo, docente di materie letterarie nei licei. Ha collaborato con Danilo Dolci a partire dal 1979. Autrice di saggi e di ricerche demoantropologiche. Membro dell’èquipe scientifica del Centro di cultura per lo sviluppo dell’Università Cattolica di Milano, sede di Acireale, si occupa di corsi di formazione in ambito socio culturale.
Giovanni Vecchio, dirigente scolastico del Liceo scientifico «Archimede» di Acireale dal 2001 al 2008. Ha collaborato con Danilo Dolci dall’inizio degli anni Settanta fino agli anni Novanta. Attualmente tutor didattico nel Master di secondo livello in Dirigenza scolastica dell’Università di Bergamo e di Catania. Perfezionato in Scienze dell’educazione nell’Università di Torino. Autore di saggi in ambito psico-pedagogico, storico-filosofico-giuridico, epistemologico e antropologico-culturale. Pubblicista, collabora con il quotidiano La Sicilia e periodici vari.
Sebastiano Pennisi, docente nelle scuole superiori, si è laureato con una tesi sulla poesia di Danilo Dolci; ha partecipato a numerosi laboratori maieutici e ha contribuito all’organizzazione del Seminario nazionale ideato da Dolci sull’Etna nel 1995. Dal 2001 esplora le possibilità creative nell’ambito della produzione audio-video indipendente non fiction. Tra i suoi video e installazioni: Priolo (2005), Un modicano a Budapest (2006), Stelle di celluloide (2007), No trespassing (2008). Vicepresidente dell’Associazione culturale ‘Cinecircolo L’eclisse’ aderente al Centro studi cinematografici. Ha pubblicato saggi su Murnau, sui fratelli Dardenne, su Amelio e su De Seta.
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