Descrizione
Tutto comincia un sabato di maggio, in via Giuseppe Calzavara – una strada che non c’è, ma simile a tante altre intorno al centro storico di Palermo – dove il Comitato costituitosi da anni per riqualificare il quartiere è riunito per organizzare il concorso annuale e la premiazione del balcone fiorito più bello. Un evento tranquillo, persino banale, che finisce con l’essere la scena e il punto di snodo di vicende e situazioni ben più inquietanti annunciate con due fatti di sangue: l’omicidio, in un agguato mafioso, di un alunno di Enzo Quaglia – autorevole professore di matematica che capeggia il Comitato – e il ritrovamento di un cane, ultimo di una serie di vittime animali, torturato, ucciso e poi abbandonato accanto a un farneticante messaggio del serial killer. Lungo queste due piste principali, in un sapiente intreccio di elementi realistici e grotteschi, il racconto degli enigmi di via Calzavara e dei suoi abitanti si fa romanzo della città contemporanea e della insidiosa normalità di chi la vive.
C’era un fatto nuovo da un po’ di tempo in via Giuseppe Calzavara, che s’era creata una libera associazione, o comitato, con l’intento di migliorare la vita del quartiere.
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