Descrizione
PREMIO CITTÀ DI MARINEO 2009
Cori niuru spacca cielu raccoglie un lavoro di scrittura poetica e vocale, spesso pensato per la scena, sedimentato nell’arco di più di quindici anni. Il siciliano di Guerrera, lontano da qualunque tentazione nostalgica o filologica, è una trama sonora attraverso la quale sperimentare un percorso conoscitivo individuale e collettivo, una narrazione che vede all’opera tanti piccoli personaggi minori: donne, vecchi, bambini, animali, carusi di quartiere, recuperati per un attimo dalla macina incessante della vita. Lo sguardo del poeta a tratti si concentra nella ricerca di un dettaglio, di un punto di scarto, a tratti si allarga sul paesaggio quasi alla ricerca di una fusione panica e sensuale con la vita urbana, con le sue voci sommesse o urlate. Catania è sullo sfondo – tra amore e morte, sogno e memoria – nera di pietra viva.
Ascuta:
sutta a città currunu acqui
sutta a città c’è n’autra città
autri strati, autri casi
e milli uci ‘mputtusatiChiovi
je l’acqui currunu ru munti
u mari
Sutta, a città si fi ci cava:
tamburu r’acqui
cori sunantiU funtaneri canusci i strati
ma c’u canusci u funtaneri?
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