Descrizione
«Ed ecco finalmente questo primo volume dei racconti di Vitarelli: che in effetti ne fanno uno solo, un lungo racconto di mare realistico e insieme fantasioso, visionario: come si addice al mare di Messina, pieno di miraggi e di miti». Così scriveva Leonardo Sciascia, nel 1988, sulla prima edizione di Acqualadrone. Le sette storie di mare e di costa che lo compongono tornano oggi ai lettori accompagnate da La chiurma, opera successiva ma a queste strettamente apparentata.
Storie che si tengono tra loro come isole di un arcipelago, l’una all’altra rinviando paesaggi e personaggi, tempo e racconto, incanto e disincanto, tutte concorrendo a far giungere fino a noi la «città vissuta e sognata» di Eugenio Vitarelli, il suo inesauribile canto del mare.
Nello Stretto ha principio lo Jonio e quando le sue acque sono calme e il sole è forte, ha uno splendore diverso. Diverse dalle acque del Tirreno che nell’addossarsi alla riviera hanno in tempesta una forza possente ma nella quiete si fanno dolci come di carezze, le acque dello Jonio, per abissale profondità, non palesano mai dolcezza: fredde, la loro calma è d’una placidità inquietante.
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