Descrizione
Il 4 agosto 2020 un’esplosione nel porto devasta, ancora una volta, Beirut. È l’ultima drammatica manifestazione dell’incompetenza e della corruzione politica libanese.
Eppure, alcuni mesi prima il Libano ha vissuto una rivoluzione che dal 17 ottobre 2019 ha riportato in piazza migliaia di persone.
Per raccontare l’esperienza straordinaria di questo risveglio di massa, Camille Ammoun cammina, percorre e ripercorre strade e piazze di una Beirut dalla storia tormentata che ha lasciato sul territorio e sulla sua popolazione cicatrici profonde e che, in quell’ottobre, si ritrova di nuovo incredibilmente animata da gente che si confronta, rivendica i propri diritti, critica il potere corrotto, esprime la propria vitalità e creatività.
Immagini di città si dispiegano in questo breve e prezioso libro, come frasi, intreccio di linguaggi da interpretare, da interrogare traendone, come fa Ammoun, i segni che hanno condotto alla rivolta insieme a quelli che hanno determinato l’ultima esplosione rivelatrice di una catastrofe ancora in corso.
Il personaggio principale di questo racconto non è il narratore, ma la strada che percorre avanti e indietro.
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