Descrizione
Morte a debito: la nuova inchiesta di Natale Banco cerca di far luce sul suicidio sospetto del capo archivista de La Tribuna. Dietro la sua tragica scomparsa opera infatti un sistema di interessi interni al giornale che conduce a oscure trame ramificate in vari settori di potere della città. Natale Banco si ritrova a indagare sulla morte del collega per poi occuparsi anche di un consorzio lattiero-caseario e dell’uccisione del suo presidente oltre che dell’inspiegabile ferimento, forse un tentativo di omicidio, di Rosa, la barbona che il giornalista ospita in casa e che sembra nascondere un segreto. Banco indaga per arrivare alla fine a scoprire che tutti i fili si annodano in una sola ingarbugliata matassa che rivela una Catania teatro di vicende dentro le quali appare molto difficile distinguere dove finisce il potere economico e comincia quello mafioso.
Cronaca di Catania: Natale Banco è un giornalista che lavora a La Tribuna, dove è avversato per il suo spirito di indipendenza e opera perciò in un clima di isolamento. Il giornale sostiene il progetto di una cittadella riservata agli immigrati, un affare di grandi profitti al quale è interessato anche l’editore e che molti vedono come idea per la realizzazione di un ghetto. Il romanzo, che ha come teatro principale la redazione Cronaca del giornale, immagina un futuro nel quale l’integrazione razziale si costituirà nei modi di un apartheid politicamente corretto. Banco si ritrova a battersi contro il ghetto, al fianco dei barboni e degli stranieri catanesi, grazie a una vagabonda che ne conquista l’affetto perché riesce soprattutto a riavvicinarlo al figlio Marco: tentando così di sanare un’altra forma di separazione, familiare anziché sociale.
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