Descrizione
Una serie di composizioni musicali concepite come una sorta di esplorazione del Cosmo dischiudono, in quest’opera, un suggestivo atlante sonoro. Giovanni Renzo, musicista appassionato di astronomia, seguendo il Sidereus Nuncius, ricostruisce la mappa stellare della notte del 1610 in cui Galileo osservò per la prima volta il cielo con il cannocchiale e tramuta quell’arabesco di stelle in una partitura: gli astri, proiettati e disposti sul pentagramma, ne sono le note. Viaggio siderale nello spazio, quello di Atlas coelestis, e viaggio nel tempo, nella distanza, ma soprattutto viaggio in ascolto delle loro insondabili profondità e dell’inesauribile umano desiderio di accostarvisi, di cercare linguaggi che ne lascino percepire l’incanto del silenzio come la meraviglia dei suoni. Le immagini della composizione visiva nata dalla collaborazione tra l’autore e l’astronomo Gianluca Masi, insieme alle pagine scritte, che testimoniano saperi e amicizie, sentimenti e riflessioni, si affiancano alle musiche e proseguono nel segno diverso il senso di un viaggio di poetica ispirazione.
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