Descrizione
Parte della serie di dieci volumetti che compongono Rappresentare il Mediterraneo, questo espone il ‘punto di vista’ spagnolo attraverso la scrittura di Manuel Vázquez Montalbán e Eduardo González Calleja.
Non uno, ma tanti Mediterranei, diversi etnicamente, culturalmente, politicamente, sono quelli di cui ci parla Manuel Vázquez Montalbán in Mediterraneo invertebrato. Non bisogna aspettare che arrivino i barbari, come diceva Kavafis in una famosa poesia, perché i barbari sono già qui. Il «Mediterraneo è una successione ininterrotta di barbarie» accumulate nel tempo. I barbari che vivono tra noi sono quelli che, seguendo il credo di un’unica economia di mercato, cercano di praticare il dominio e lo sfruttamento dell’intero bacino mediterraneo.
Sui diversi usi del Mare Nostrum: immagini del Mediterraneo nella Spagna contemporanea, di Eduardo González Calleja è, invece, un excursus storico ben documentato e annotato, dal Medioevo all’età contemporanea. Tra complessità storica e culturale, la difficile percezione della realtà mediterranea come una globalità. Calleja indica due opzioni possibili: consentire la fusione delle razze per la costituzione di un unico blocco competitivo rispetto agli USA e all’Oriente nella nuova realtà dello scambio globale, oppure trasformarsi in una trincea sterile, in una «fortezza europea», il cui unico scopo è quello di difendersi dalla minaccia del Sud.
Dieci scrittori e dieci studiosi di vari paesi (Marocco, Tunisia, Egitto, Libano, Turchia, Grecia, Italia, Spagna, Francia e Germania) hanno lavorato insieme per comprendere meglio l’idea del Mediterraneo.
La Spagna medievale, moderna e contemporanea attraverso la barbarie e la civiltà del Mediterraneo.
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