Descrizione
Il secondo dei dieci volumi previsti per Rappresentare il Mediterraneo, ci espone il ‘punto di vista’ francese.
La prosa appassionata e nitida di Jean-Claude Izzo vibra nelle brevi ma preziose pagine dei suoi Frammenti di Mediterraneo e ci restituisce l’intensità e l’inquietudine di un viaggio nuovo, il senso, che questo mare e le sue città racchiudono, del «concedersi ciò che non si potrà mai portar via», la percezione peculiare del Mediterraneo come «geografia dei piaceri possibili».
Il saggio di Fabre è un resoconto minuzioso del suo viaggio appassionante, attraverso gli archivi di tutta la Francia, dalle dichiarazioni di Tayllerand, alla geografia di Reclus, dai versi di Valery, alle prose di Camus, da F. Braudel a J. Berque, ma anche dalla Provenza di Mistral al Mediterraneo coloniale e in particolare all’Algeria.
Dieci scrittori e dieci studiosi di vari paesi (Marocco, Tunisia, Egitto, Libano, Turchia, Grecia, Italia, Spagna, Francia e Germania) hanno lavorato insieme per comprendere meglio l’idea del Mediterraneo.
Attraverso la Provenza romana, il Mediterraneo è per la Francia la metà solare del paese: sogno dell’utopia imperiale napoleonica e algerina, e brama di luce dei suoi pittori e dei suoi poeti.
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